Scritto il 3 Gen 2017 da

opinioneCari colleghi,

iniziamo questo 2017 con i migliori propositi e chiudiamo il 2016 ma senza dimenticare quella che ritengo una delle annate più insidiose per la nostra categoria. Particolarmente accesi si sono rivelati i toni e severe le discussioni. Tutto questo ardore, però, non ha fatto vittime ma, se vogliamo, ha aumentato i dissidi e le incertezze. O meglio, se anche in qualcuno le certezze sono accresciute, per la maggior parte dei colleghi i dubbi ed i timori sono lievitati ulteriormente.

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita di associazioni di massofisioterapisti che, pur salvando il nobile scopo che trova nell’associazionismo la soluzione costante dei problemi quotidiani, non hanno fatto nulla di così concretamente interessante. Di concreto invece ritengo che ci sia stata un’inutile dispersione di energie che se convogliate meglio ed in un unico canale avrebbero forse prodotto qualcosa di importante. Dico forse perché non ci possono essere certezze né nel mettere insieme chi insieme ci sta a disagio né nei teorici risultati di una tale poderosa armata.

L’atavica noncuranza del massofisioterapista nei confronti dello spirito associativo trova pochi riscontri eguali; eppure le problematiche che ci hanno accompagnato dalla nostra esistenza avrebbero dovuto risvegliare anche letargici ottusi. Invece assistiamo così spesso a chiamate d’aiuto quando l’acqua alla gola incede, che ci siamo o abituati o rassegnati. Certezza è che pochi hanno fatto per tantissimi. A loro va il mio personale ringraziamento. Emblematico resta l’evento epocale del DPCM sull’ equivalenza, che ha segnato sì un risultato incredibile regalando 6000 decreti ad personam ad altrettanti massofisioterapisti (su 10000 colleghi pre ’99), ma che ha visto pure migliaia di questi colleghi che si sono approfittati di questa manna dal cielo senza neppure considerare, anche superficialmente, l’opera di FNCM.

L’anno che ci ha lasciato ha visto FNCM compiere gli ormai abituali incontri nelle varie regioni italiane dove si è eseguita quell’opera d’informazione che ci distingue ormai da tempo. Incessanti inoltre sono state le iniziative politiche presso il ministero dell’economia ed il ministero della salute dove siamo certi di avere i dovuti riscontri nel 2017 che ci attende. La caratteristica di fattibilità ha sempre accompagnato le nostre proposte verso le istituzioni e tale continuerà ad essere il nostro fil rouge nel futuro; iniziative senza capo né coda non ci appartengono. Mai usciranno dalle nostre sedi proposte incompatibili con la realtà o, addirittura, indecenti come abbiamo visto sortire da altri ambiti. Purtroppo quella che definirei senza mezzi termini segretezza è stata la caratteristica che ha dovuto affiancare le nostre iniziative; nel passato troppe ingerenze hanno fatto crollare i già fragili puntelli politici che sorreggevano i propositi della nostra associazione. E così si è dovuto fare. Ma noi ci siamo: sempre.

Ora qualcuno, anche giustificato, potrebbe eccepire qualcosa sui tempi. In effetti troppo è il tempo d’attesa per, ad esempio, i colleghi post ’99 che vivono anche quest’epoca angosciosa. Eppure, nei svariati incontri istituzionali romani e non, mai mi sono accorto di aver trasmesso anche una minima parte di quest’angoscia a chi mi stava ad ascoltare. Sono sicuro che anche coloro che hanno continuato a formare massofisioterapisti, anche solo in questi ultimi quindici anni, non si siano posti problemi di questo tipo. In effetti, con un antidoto di svariate decine di milioni di euro (conto approssimativo ma reale), tutte le angosce svaniscono.

Quello che ora non si capisce è come mai i colleghi non abbiano compreso chi ci ha danneggiato, chi sono i colpevoli di questa scandalosa situazione. E’ sotto gli occhi la risposta. Ma spesso è più comodo trovare un colpevole più vicino a noi, facilmente raggiungibile. Non è però così raggiungibile una soluzione.

La storia insegna come le grandi riforme, che viste con l’occhio di oggi ci sembrano scontate, hanno richiesto tempi lunghissimi e sacrifici importanti. A volte anche sofferenze fisiche. Pensare che un procedimento come quello che ci riguarda possa avere la strada spianata vuol dire essere distaccati dalla realtà. Specialmente, come nel nostro caso, con pessimi soggetti che hanno ostacolato con ogni mezzo la sua risoluzione addirittura sfruttando qualche collega di scarso acume. Probabilmente il massimo dello squallore.

FNCM continuerà imperterrita nella sua missione e, come già detto, siamo sicuri che quest’anno che ci attende porterà finalmente importanti risoluzioni. Peccato vedere un’associazione come FNCM, che dovrebbe avere migliaia di soci, andare avanti con i soliti pochi. E questi pochi, che sono la vera spina dorsale associativa ai quali va l’ennesimo grazie, sono coloro che consentono di mettere a disposizione una segreteria che fa dell’efficienza la sua caratteristica migliore, di poter consultare un avvocato, di poter fare vita associativa, ecc…

La collaborazione con AIFI è ormai finita da tempo causa il cambio ai loro vertici dirigenziali. E’ quindi con le nostre sole forze che ci troveremo ad affrontare i prossimi mesi, visto che le altre associazioni di massofisioterapisti proseguono distanti e con proposte o impraticabili o discutibili (a volte anche francamente sospette).

Mai come quest’anno si erano contati tanti deliberati attacchi ai consiglieri ed al presidente FNCM. E non tanto relativamente ai fatti compiuti (anche se una critica circonstanziata è sempre il sale della vita politica associativa) ma agli atteggiamenti personali tenuti e, soprattutto, a fatti inesistenti. Ora, anche se ognuno dei consiglieri si è sempre confrontato con chiunque serenamente, combattere con falsità e menzogne costruite ad arte diventa complicato e porta verso il fallimento istituzionale. Personalmente trovo veramente indegno essere attaccato su questioni mai esistite eppure ho dovuto leggere e sentire questo genere di provocazioni. Spero comunque per il futuro di avere solamente scambi di opinioni e proposte su di un piano fondato sulla correttezza; il tutto a favore della causa dei massofisioterapisti naturalmente.

A questo punto il direttivo è ancora pronto ad affrontare il nuovo anno, ancora e sempre più con la forza della ragione. Mettere fine alle ingiustizie che ci perseguitano è e rimane il nostro scopo principale. A dispetto di quegli abbondanti bastoni tra le ruote che hanno contraddistinto il cammino di FNCM verso la soluzione finale.

Buon anno a tutti i massofisioterapisti ed alle loro famiglie.

 

Claudio Marcotti

Segr. Naz. FNCM