Scritto il 9 Ago 2016 da

freccia attenzioneE’ incredibile ma un comitato di massofisioterapisti recentemente costituitosi, denominato Cem (comitato europeo massofisioterapisti), ha annunciato ufficialmente di intraprendere un’azione legale che comprende l’abrogazione del DPCM che ha promosso l’equivalenza al fisioterapista per chi ne aveva diritto.

Alleghiamo il testo originale dove visualizzare l’intera oscena proposta.

Tale azione legale nasce con lo scopo di ottenere la teorica e utopistica equiparazione di tutti i massofisioterapisti alla laurea in fisioterapia (equipollenza) ma ignobilmente, per arrivare chissà dove, si ritiene di dover espropriare dell’equivalenza 10.000 colleghi che hanno trovato la pace lavorativa! E’ una vergogna assoluta!

Addirittura, nel teorico provvedimento ministeriale richiesto, si domanda che si prosegua con la formazione del massofisioterapista rendendola addirittura quinquennale. Il solito peloso interesse privato che viene a galla. A chi giova, tra i colleghi già formati, che la formazione continui? Credo che nessuno ami veder aumentare la concorrenza; probabilmente chi, invece, forma tale figura ne avrà ottimo giovamento ma nessun altro.

Tutto questo con la tacita o meno collaborazione delle altre associazioni di massofisioterapisti che si dicono da sempre difensori integerrimi della categoria. Ci riferiamo ovviamente ad Aimfi, Aimtes e Simmas che recentemente hanno incontrato i rappresentanti del Cem per promuovere tale azione legale.

E mentre FNCM continua la sua battaglia silenziosa per i massofisioterapisti post ’99 (e come si vede il silenzio è ben giustificato) i difensori della categoria si incontrano per distruggere il lavoro più importante che abbia mai visto la luce a favore di così tanti colleghi. Dimenticando che, se ci sarà un traino di validazione per coloro che sono stati esclusi dall’equivalenza, ciò sarà dovuto esclusivamente al fatto che buona parte dei massofisioterapisti è già equiparata al fisioterapista.

Approfondendo alcuni virtuosi tecnicismi, dalla lettura del documento con il quale il Cem affida il patrocinio legale ai propri avvocati, si evincono alcuni aspetti grotteschi e decisamente degni di preoccupazione se pensiamo che tutto ciò viene promosso per salvaguardare i diritti della nostra figura:

Punto 1

  • Equipollenza per TUTTI i massofisioterapisti diplomati in base alla legge 403/71
  • Abrogazione del DPCM sull’equivalenza
  • Emanazione di un DM per avere tutti le competenze in base al DM 7.9.76 e al DM 105/97

Quindi Equipollenza per tutti significa:  tutti i titoli conseguiti fino ad oggi e anche tutti quelli che continueranno ad essere formati in base alla legge 403/71; vale a dire che tutti i titoli  sono UGUALI (equipollenti) alla Laurea in Fisioterapia (DM 741/94 con relativo profilo professionale annesso).

Considerando che il DM 7.9.1976 è stato abrogato nel 2010, resta in vita il DM 105/97 che regola oggi le capacità esercitabili dal massofisioterapista.

Domanda: si vuole che TUTTI i massofisioterapisti equipollenti abbiano le competenze scritte nel DM 105/97 ??? O con l’equipollenza si vuole accedere alle competenze del fisioterapista?

Risultato: molte idee e molta confusione!

Punto 2

  • Emanazione di un DM in base all’art. 124 del D.L. 112 del 31.03.1998 per RIDETERMINARE UN NUOVO PROFILO PROFESSIONALE DEL MASSOFISIOTERAPISTA
  • Percorso di studi quinquennale
  • Riconoscere le stesse competenze dei MFT equipollenti
  • Riconoscere l’Equivalenza in base all’ art. 4, comma 2, della legge 42/99
  • Inquadrare la nuova figura in base la DL  206/2007 in attuazione alla direttiva 36/2005

Oltre all’obbligo degli ECM e accesso universitario.

Domanda: se TUTTI i massofisioterapisti diplomati in base alla legge 403/71 devono essere riconosciuti come EQUIPOLLENTI (ciò significa che l’attuale percorso formativo porta già ad avere un titolo equipollente) a cosa serve una nuova figura? Un nuovo percorso formativo? Chiedere che abbia le stesse competenze delle figure equipollenti ? Che sia riconosciuta l’equivalenza? (al punto 1 se ne chiede l’abrogazione).

Sicuramente è una visione che ha un suo minimo puntello (decisamente instabile) sull’ esistenza di un doppio canale formativo ma contemporaneamente pone un altro interrogativo: è possibile mantenere due canali formativi (uno universitario, l’altro professionale) che rilasciano titoli che alla fine hanno lo stesso valore e competenze (equipollenti) quando esiste una legge (43/2006) che ha già stabilito che il percorso formativo per le professioni sanitarie è solo quello universitario? Si vuole una professione che lavori in ambito sanitario con le competenze e i diritti /doveri delle professioni sanitarie senza essere tale ?

Onestamente è molto difficile trovare una logicità che aiuti a comprendere tutto questo.

Prima li vogliamo tutti equivalenti poi equipollenti e poi con le competenze del massofisioterapista: ma che confusione si sta facendo?

E in mezzo a tutto questo bailamme sconsiderato, sull’altare sacrificale mettiamo chi ha ottenuto veramente l’equivalenza al fisioterapista.

E’ inaccettabile che colleghi che dovrebbero difendere tutta la categoria siano disposti a sacrificare, per propri interessi personali, la vita altrui.

Noi protesteremo in tutti i canali e tuteleremo i diritti acquisiti facendo tutto il possibile, statene certi, presso le sedi opportune. Invitiamo tutti coloro che tengono al proprio decreto di equivalenza a far sentire la propria protesta presso il Cem (www.coeuma.it) e le associazioni che lo spalleggiano.

Colleghi non accettate passivamente che vi distruggano quanto ottenuto con tanta fatica!

Fate sentire la vostra voce!

Il direttivo FNCM