Scritto il 7 Feb 2019 da

opinione“Un passo davanti all’altro sulla strada che porta alla meta”

Non è un pensiero filosofico ma semplicemente la sintesi di un modo di lavorare, agire e pensare …il nostro.

Il 2018 si è chiuso con la Legge  145 entrata in vigore il 1 gennaio 2019. Una legge importante per i suoi contenuti, con essa si è data un’identità giuridica e professionale a tanti massofisioterapisti ed è stata posta la parola fine alla formazione del massofisioterapista attraverso l’abrogazione della legge 403/71.

La legge 145/2018 ha creato lo strumento con il quale tutti i massofisioterapisti che non hanno i requisiti per accedere alla procedura per l’equivalenza potranno dimostrare la loro identità professionale attraverso l’iscrizione negli elenchi speciali.

In questo intervallo di tempo FNCM ha continuato costantemente il proprio lavoro di tessitura con le forze politiche, istituzionali e con l’ordine di riferimento allo scopo di far recepire le peculiarità dei punti destinati a caratterizzare i requisiti per l’iscrizione negli elenchi speciali.

È evidente che oltre alla parte normativa sancita con le leggi di riferimento, l’aspetto mancante era costituito dalla individuazione di elementi qualificativi  caratterizzanti la professione e l’attività lavorativa svolta.

In merito FNCM ha sempre ritenuto appropriato lo schema adottato in passato per l’equivalenza (ovviamente adattato al caso odierno).

Su questa base abbiamo portato avanti il confronto e sottolineato l’importanza di creare uno strumento semplice e chiaro per chi sarà responsabile della valutazione  finale. Aspetti questi sui quali si è registrata una condivisione con l’ordine professionale che sarà chiamato alla gestione degli elenchi speciali, con i rappresentanti della conferenza Stato/Regioni e con le forze politiche chiamate alla creazione del decreto attuativo.

Venerdì 01 febbraio 2019 FNCM è stata convocata presso la sede del Ministero della salute dove si sono incontrate le sigle più rappresentative delle professioni afferenti al mondo della riabilitazione. Per il Ministero erano presenti il Direttore delle professioni sanitarie Dott.ssa Ugenti, il capo segreteria del Ministro della salute Dott. Spirindelli e la Dott.ssa Rinaldi  i quali anno illustrato i punti qualificativi  d’inclusione adottati per l’iscrizione negli elenchi speciali.

In sintesi sono quattro le categorie di soggetti interessati:

  • gli operatori che non hanno partecipato alla procedura per l’equivalenza pur avendone i requisiti (per un periodo transitorio in attesa della riapertura dei termini, ottenuta l’equivalenza si potrà richiedere l’iscrizione all’albo)
  • i lavoratori dipendenti presso strutture pubbliche a seguito di procedure concorsuali
  • i lavoratori dipendenti presso strutture sanitarie o socio sanitarie anche private
  • i lavoratori autonomi che possono dimostrare di aver esercitato la professione di massofisioterapista attraverso l’attestazione di partita IVA, contratti di collaborazione.

Resta imprescindibile e non modificabile quanto sancito dalla legge 145: 36 mesi di attività lavorativa anche non continuativa negli ultimi 10 anni.

È ferma intenzione del ministero rispettare i termini di 60 giorni per l’emanazione del decreto attuativo e ciò porta a pensare ai primi giorni di marzo come data ipotizzabile per l’emanazione del decreto.

È doveroso precisare che gli elenchi speciali sono ad esaurimento e l’iscrizione sarà consentita entro il 31 dicembre 2019.

Durante l’incontro FNCM ha espresso la propria condivisione con quanto proposto dai funzionari del ministero vedendo in essa molte similitudini con la modalità adottate per l’equivalenza (come da noi auspicato) ribadendo la necessità di procedure semplificate e sistematiche per la valutazione.

Su questi punti annotiamo una larga condivisione da parte di tutte le sigle presenti e questo è sicuramente di buono auspicio per il futuro della nostra figura.

Non sono previsti altri incontri e ciò lascia pensare che il ministero abbia tutti gli elementi necessari per arrivare ad una stesura definitiva del decreto nei tempi previsti…per noi un altro passo è stato fatto verso la meta finale.

Nonostante la positività della giornata di venerdì 01 febbraio, c’è stato chi ha trovato il modo e il tempo per alimentare sterili polemiche, studiare interpretazioni di comodo sugli articoli della legge 145 o sulla riunione tenutasi qualche ora prima al ministero; tutti alla ricerca di nuovi elementi per giustificare il proprio operato o attirare consensi per intraprendere voli pindarici alla ricerca della soluzione che renda tutti “felici e contenti” avvolgendo i malcapitati seguaci con un velo di false verità.

Alcuni esempi: qualcuno vorrebbe far credere che l’iscrizione negli elenchi speciali è consentita ai soli possessori dei titoli conseguiti prima del 17 marzo 1999 (L. 42/99 ) in realtà la norma è destinata soprattutto a quelli diplomati dopo il 17 marzo 1999; qualcuno sostiene che la formazione può continuare indisturbata… in realtà ciò è vero se  riferita alla formazione non sanitaria però; alcuni sognatori sostengono che l’equivalenza sarà estesa anche ai diplomati dopo il 17 marzo 1999, in realtà la L. 145/2018 ribadisce quanto è già stato stabilito con la legge 42/99 in materia di equivalenza e conferma il sacrosanto diritto alla riapertura delle procedure di riconoscimento dell’equivalenza per chi possedeva già i requisiti e che per vari motivi non ha provveduto ad espletare la domanda a suo tempo. Altri ancora hanno scritto che il Ministero si è reso disponibile a rivedere i termini dei 36 mesi di attività  negli ultimi 10 anni, perché ciò avvenga occorrerebbe abrogare i contenuti della L.145 con una norma di pari grado (quindi un’altra legge) cosa alquanto improbabile e sicuramente non possibile con un decreto attuativo.

L’elenco potrebbe continuare ancora, i vari contenitori web riversano quotidianamente disinformazione mediatica nascondendo dietro queste notizie  interessi di parte che giocano sulla fiducia a loro accordata.

Riteniamo che appropriarsi di un testo di legge o un verbale di riunione per poi darne una interpretazione distorta e non veritiera, rappresenti uno dei mali peggiori che si possa fare nei confronti di una categoria e della crescita professione di chi vi appartiene.

L’onestà intellettuale, l’azione nel rispetto delle normative e una visibile oggettività del proprio operato, rappresentano gli elementi che da sempre contraddistinguono il nostro modo di fare; non sventoliamo bandiere ne cavalchiamo le onde della vittoria. Come abbiamo già avuto modo di scrivere il grazie dei nostri associati è per noi il riconoscimento più gratificante.

Il massofisioterapista, i suoi interessi, la tutela dei suoi diritti, il rispetto dei propri doveri sono al centro della nostro lavoro e il compimento del mandato che abbiamo ricevuto.

È questa la meta? Passo dopo passo raggiungeremo anche questo risultato …senza lasciare indietro nulla.

Luciano Zeli

Segreteria Nazionale FNCM