Scritto il 25 Mag 2018 da

lente“ vista la situazione politica che si sta delineando abbiamo l’obbligo di chiudere, per un dovere istituzionale riguardo al mandato ricevuto dal capo di gabinetto e per portare a conoscenza del nuovo ministro il quadro della situazione e delle problematiche esistenti…”

Con questo presupposto martedì 22 maggio 2018 si è aperto il terzo tavolo tecnico convocato dalla D.G. del Ministero della salute per affrontare e discutere le problematiche dei massofisioterapisti.[private role=”subscriber” alt=”Articolo riservato ai soci FNCM effettuata il login per leggere la news completa.“]

La linea intrapresa dalla D.G. è quella  di proporre la creazione di una nuova figura identificata con il termine di “operatore della riabilitazione” avendo come supporto giuridico la L.43/2006.

Il percorso prevede di presentare un documento/proposta in conferenza Stato – Regioni per averne l’avvallo (facciamo notare che ciò non basterà visto che servirà anche  quello del CSS e delle Associazioni di categoria).

Nel documento sono presenti i requisiti per accedere ai corsi, ore di lezione, dove e in che modo questa nuova figura potrà operare.

Nel documento è previsto anche:

“ sono fatti salvi i titoli idonei all’ esercizio dell’attività di massofisioterapista non dichiarati equipollenti o equivalenti ai titoli universitari dell’area sanitaria ai sensi dell’art.4 – L. 42/99,conseguiti in base alla L.403/71, successivamente alla data del 01 gennaio 1996 e fino alla durata della stipula del presente accordo ,a positivo compimento dei corsi regolarmente autorizzati dalle regioni e dalle province autonome.”

In sintesi :

  • prima si crea l’Operatore della Riabilitazione
  • successivamente si stabilizza i massofisioterapisti post ‘96 mantenendo le competenze acquisite con il titolo di cui sono in possesso

Il documento non parla di abrogazione della normativa precedente che ha consentito la formazione e non fa riferimento alle normative fiscali e relative applicazioni. Rimangono quindi ancora troppi vuoti.

La D.G. ritiene che si possa arrivare ad una soluzione di questi problemi solo dopo la nascita della nuova figura che a sua volta andrebbe a costituire il presupposto giuridico per chiudere la formazione tenuta in vita dal vecchio ordinamento e per l’applicazione delle normative fiscali sull’ esenzione IVA.

Su quest’ultimo argomento (IVA) tutte le associazioni  hanno chiesto una presa di posizione da  parte del Ministero della salute e un intervento presso il Ministero dell’economia e delle  finanze e l’Agenzia delle Entrate che chiarisca il quadro normativo in cui opera la figura mettendo così fine alle interpretazioni arbitrarie (e discriminatorie) a cui assistiamo quotidianamente.

Oltre a ciò è stata fatta presente l’incongruenza con la figura del massaggiatore e capo bagnino degli stabilimenti idroterapici (esente da IVA), confronto questo che lascia sgomenti per la disparità di trattamento che tuttora vede gravemente penalizzato il massofisioterapista.

La risposta ricevuta è che il Ministero non può assumersi la responsabilità di qualsivoglia iniziativa in tal senso in quanto non vi è un supporto giuridico che la possa sostenere.

Riguardo all’abrogazione della vecchia normativa la D.G. ritiene che questo sarà attuabile solo successivamente alla creazione della nuova figura di Operatore della Riabilitazione.

Questi, in sintesi, i temi portati al tavolo dalla D.G., posizioni che mostrano per la prima volta una certa convergenza verso le proposte risolutive che da anni la nostra Associazione avanza ma ancora distanti dalle priorità. Infatti seppur finalmente si è compreso che la stabilizzazione dei massofisioterapisti post ’96 non può essere attuata attraverso la conversione del loro titolo in operatore di interesse sanitario, dall’altra però vi è ancora un gap rispetto a quelle che sono le reali urgenze.

In tal senso FNCM ha ribadito che prima di valutare l’istituzione di eventuali nuove figure è necessario stabilizzare quelle già formate ed intervenire sulle criticità in campo fiscale che opprimono la categoria.

Riguardo alla stabilizzazione proposta nel documento, se da un lato può trovare una condivisione, risulta però priva di logica se non è accompagnata dall’abrogazione delle  leggi che consentono di continuare a formare con il vecchio ordinamento.

Sulla normativa fiscale riteniamo invece sia solo una questione di volontà e buon senso e spiace annotare la rigidità espressa nella presa di posizione.

FNCM, infine,  ha chiesto che il ministero si attivi quanto prima (lo avevamo già fatto presente più di un anno fa) per la riapertura dei termini sulle procedure dell’equivalenza con l’avvio di una seconda istruttoria.

Con l’arrivo degli ordini e albi, infatti, vi sono circa 4000 colleghi che hanno i requisiti per accedere all’equivalenza ma che rischiano l’esclusione dall’albo in quanto in attesa di istruttoria.

Onestamente seppur percependo un segnale di apertura verso le nostre proposte ci saremmo aspettati da questo terzo tavolo un impegno più concreto da parte dei funzionari ministeriali.

La nostra scala delle priorità vede al primo posto la risoluzione della problematica relativa ai titoli privi di equipollenza o equivalenza attraverso:

  • Abrogazione della normativa che consente  ancora oggi una formazione fuori da ogni logica
  • Stabilizzazione di tutti i massofisioterapisti diplomati con il vecchio ordinamento consentendo loro di operare in base al titolo acquisito senza considerarli “abusivi” e figli di nessuno
  • Applicazione della normativa fiscale sull’ esenzione IVA come per qualsiasi professionista della sanità
  • Emanazione del bando di equivalenza per i titoli che hanno i requisiti

La strada proposta dal ministero di una nuova figura che consenta attraverso la sua nascita la risoluzione di tutte le criticità legate alla nostra categoria ci appare molto ardua e impregnata di ostacoli che porterebbero ad un ulteriore allungamento dei tempi.

I massofisioterapisti che già attendono da troppi anni, necessitano di provvedimenti immediati e per questo confidiamo nella politica.

A breve si insedierà il nuovo Ministro della Salute e con esso interlocutori diversi rispetto al passato; in quella sede, verso quelle persone, FNCM continuerà a far sentire la sua voce con la coerenza e il convincimento delle proprie idee. Siamo certi che la soluzione di tutto necessiti di volontà, onestà e buon senso…requisiti che auspichiamo di incontrare nel nuovo che arriva.

Ogni interlocutore sarà per noi prezioso compagno di scambio e confronto di idee …ma mai scenderemo a compromessi che delegittimino, impoveriscano o possano privare il massofisioterapista della propria professionalità e dignità.[/private]